Mi sono avvicinato alla produzione di chitarre classiche da concerto nel 1998,dopo essermi iscritto alla scuola di liuteria di Milano con in testa l’idea dicostruire tutt’altro, grazie alla frequentazione di alcuni laboratori di liutai mivenne facile innamorarmi di uno strumento che fino a quel momento avevo considerato di importanza marginale, ne stavo invece conoscendo e sempre più apprezzando le molteplici qualità timbriche e di espressione, ne volevo apprendere i canoni basilari della costruzione e fini invece per addentrarmi in un mondo dai confini infiniti e dalle ampie sfaccettature, con le sue scuole dipensiero e idee varie, da li sono partito in una ricerca che dagli strumenti storici di Torres Hauser e Simplicio, mi ha portato a conoscere liutai di tutte le epoche, dai più antichi fino ai contemporanei, tutto ciò nel tentativo di capire da dove sono arrivate e in che direzione si possano spingere le idee e le intuizioni che hanno contribuito allo sviluppo dello strumento come noi oggi lo conosciamo, e di come applicarle al meglio nella costruzione delle mie chitarre… Le mie conclusioni non si possono però rendere a parole, in quanto l’unica voceche le può raccontare non può che essere quella dei miei strumenti.